La montagna insegna a vivere: questa frase l'ho udita spesso,ma... non è vera.C'è gente che frequenta i monti da una vita e non ha imparato un tubo!La montagna al massimo regala emozioni a chi è sensibile
ed educato.
INTINERARIO 066
LAGO DELLE AIE MINORE 2168 m.
46°14'30.77"N - 11°34'13.31"E
Catasto N° 234
Localizzazione : Malga Toazzo - Catena del Lagorai - Gruppo Cima d'Asta
Bacino idrografico : Rio Val Cavelonte - Torrente Avisio
Lunghezza : 150 m.
Larghezza : 40 m.
Profondità : 2 m.
Natura Geologica : Porfidi
Origine : Esarazione glaciale, circo
LAGO DELLE AIE MAGGIORE 2170 m.
46°14'27.18"N - 11°34'06.54"E
Catasto N° 234A
Localizzazione : Malga Toazzo - Catena del Lagorai - Gruppo Cima d'Asta
Bacino idrografico : Rio Val Cavelonte - Torrente Avisio
Lunghezza : 138 m.
Larghezza : 56 m.
Profondità : 2 m.
Natura Geologica : Porfidi
Origine : Esarazione glaciale, circo
Intinerario :
Nome : Laghetti delle Aie
Quota Altimetrica : Bassa 1054 m. - Alta 2302 m.
Lunghezza : 18.3 km
Dislivello : Salita 1280 m. - Discesa 1250 m.
Partenza e arrivo : Parcheggio strada sterrata al divieto sopra Zanolin
Sentieri : 321 - 354
Difficoltà : EE - Per esperti
Tempo : Una giornata
Periodo : 04/09/2016
MAPPE
COME ARRIVARE
Da Trento si parte in direzione nord Egna-Ora sulla statale 12 del Brennero e poi si gira a destra e si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Qui entriamo nel paese di Cavalese e continuiamo passando per Tesero e poi arriviamo a Ziano di Fiemme qui svoltiamo a destra per la frazione di Zanolin dove enriamo in paese e seguiamo le indicazioni per Cavelonte e dopo qualche tornante sulla strada sterrata troviamo il divieto dove noi parcheggiamo l'auto alla destra in un piccolo spiazzo, da qui inizia il nostro intinerario.
FOTO
Descrizione
Dal parcheggio sulla destra partiamo lungo la strada sterrata immersa nel bosco e la percorriamo salendo un pò di quota, fino ad arrivare al ponte delle Mandre continuiamo ancora e arriviamo alla località di Cavelonte una volta a meta dell'800 era una zona termale e a destra si trovano i resti della costruzione che era adebita alle cure termali. Noi saliamo lungo la strada sterrata e qui parte anche il sentiero 354 e dopo qualche tornante arriviamo in una piana adebita a pascolo la dove troviamo la malga Toazzo qui la giriamo e prendiamo il sentiero che sale più ripidamente tra il bosco e salendo a zig zag arriviamo ad una strada sterrata bianca che in poco tempo ci porta alla malga delle Aie, qui la veduta da verso le cime del Lagorai, continuiamo per il sentiero e arriviamo ad una grande frana e la passiamo arrivando in un canalone dove salendo arriviamo al primo laghetto delle Aie a quota 2170 m. qui passiamo ul lago e giriamo a destra e subito dietro un cocuzzolo troviamo l'altro laghetto un pò più grande, qui la zona si apre verso la forcella delle Aie dove noi la saliamo e in breve tempo arriviamo su a quota 2257 m. qui possiamo ammirare tutti e due i laghetti delle Aie,a questo punto decidiamo di scendere giù e la visuale è magnifica e possiamo ammirare la val Cia e la maestosa Cima d'Asta. prendiamo il sentiero a destra e aggiriamo il monte Formentone attraversando un tratto con un cordino d'acciaio per uno strapiombo molto profondo e poi saliamo un pezzeto ripido di sentiero arrivando alla Forcella Litegosa a quota 2261 m. da qui la visuale da giù verso la malga Toazzo e la val di Fiemme. si scende giù lungo una mulatiera della grande guerra che ci porta a malga Litegosa che è abbandonata da molto tempo, si scende giu lungo il bosco fino alla malga Toazzo per poi prendere la strada sterrata che ci porta alla nostra auto e qui finisce il nostro intinerario.
Altimetria Mappa 3D
Punti di appoggio
Lungo il nostro intinerario non ci sono rifugi o malghe dove poter ristorare, l'unico incontrato è un bivacco dedicato a Nadia Teatin alla Forcella Litegosa dove qui si può ripararsi in caso di temporali improvvisi.
Difficoltà
Il Percorso è molto impegnativo sia per la lunghezza che per l'altimetria quindi consiglio una buona preparazione atletica e di resistenza allo sforzo,poi dalla forcella delle Aie snel scendere e prendere il entiero per la forcella Litegosa c'e' un tratto di sentiero con uno strapiombo e con un cordino d'acciaio dove bisogna stare attenti e non avere vertigini.
Attrezzatura
Scarponi,zaino, borraccia,giacca antipioggia, copricapo per il sole, occhiali da sole, piccola dispensa alimentare e un piccolo prontosoccorso, ricordarsi di avere in macchina un cambio abbigliamento, il tempo può cambiare all'improvviso.
Durata e difficoltà intinerari sono approssimativi in base alle proprie capacità fisiche
Dati scentifici raccolti da riviste e libri e dalla rete internet.